Associazione Vecchia Albenga | 40 Anni di Gite all’estero
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40 Anni di Gite all’estero

40 Anni di Gite all’estero

 

“Cento motivi reclamano la partenza. Si parte per entrare in contatto con altre identità umane, per riempire una mappa vuota. Si parte perché si è ancora giovani e si desidera ardentemente essere pervasi dall’eccitazione, sentire lo scricchiolio degli stivali nella polvere; si va perché si è vecchi e si sente il bisogno di capire qualcosa prima che sia troppo tardi. Si parte per vedere quello che succederà”, afferma Colin Thubron, uno tra i più importanti autori di narrativa di viaggio del novecento. Ognuno ha un motivo personale e intimo che lo porta a scoprire e aprirsi all’avventura del viaggio. Si viaggia fisicamente, mentalmente e anche virtualmente. L’uomo è sempre stato spinto dalla sua curiosità a impegnarsi in percorsi d’avventura. Se ne parla già nell’Odissea di Omero nella figura di Ulisse, che volle scoprire cosa c’era oltre le Colonne d’Ercole, limite che era considerato invalicabile.

Dopo le prime iniziative “fuori porta” e le gite nel nostro meraviglioso Paese, dal 1994 l’allora direttivo della Vecchia Albenga decide di iniziare a far conoscere l’estero. E’ il giugno del 1995 quando si parte per la Provenza, celebre per la fioritura della lavanda. Il cammino offre un’esperienza straordinaria: piccoli villaggi, città ricche di fascino e bellezze naturali uniche.  Siamo in una terra ricca di suggestioni, di profumi, di sapori e di colori di un’incredibile eleganza.

A giugno del 1996 è la volta di Salisburgo, città barocca d’impronta italiana, patria di Mozart, il cui centro storico assomiglia più a una quinta teatrale che a una città. Sempre nel 1996 si festeggia Capodanno a Vienna. In questa notte di fine d’anno, la capitale austriaca si riveste di un’atmosfera da sogno e sfoggia tutta la sua bellezza di città classica, imperiale, ricca di tradizioni, ma allo stesso tempo moderna e piena di vita. Un capodanno scandito alla mezzanotte dai rintocchi della Pummerin, la campana della Chiesa di Santo Stefano e dallo spettacolo dei fuochi d’artificio.

Nel 1997 in areo si va a Londra, la capitale amministrativa di tutto il Regno Unito, ma anche capitale multiculturale. Tra tutto ricordiamo la residenza di Sua Maestà la Regina, Buckingham Palace. A poca distanza il Palazzo di Westminster, sede del parlamento del Regno Unito con la torre del Big Ben.  L’anno successivo si ritorna in Inghilterra e nella verde Scozia. Il primo è un Paese vasto e variegato dove si trovano grandissime e moderne città, piccoli pittoreschi villaggi, tranquilli paesaggi di campagna, foreste sterminate e montagne scoscese. Ogni suo angolo è intriso di storia e affonda le sue radici in un ricco passato forgiato dalle tradizioni dei diversi popoli che l’hanno abitata, Britanni, Romani, Normanni, Sassoni e Vichinghi. La Scozia, nazione iconica caratterizzata da tratti forti, decisi e molto variegati, conosciuta nel mondo per il suo whisky e le cornamuse, è ricca di luoghi incantevoli.

Nel 2001, in occasione del raduno mondiale del popolo degli zingari, viene organizzata un’interessantissima gita in Camargue a Saint Maries de la Mer. Nello stesso anno a Dicembre si raggiunge nuovamente Salisburgo per i mercatini di Natale.

Nel 2002 a Dicembre si va a Graz e a Lubiana. Basta una passeggiata nel centro storico per lasciarsi sedurre dallo charme di Graz, in quell’anno capitale europea della cultura, città austriaca, rilassata, gioiosa, dinamica, con i tetti di tegole rosse, i palazzi barocchi, i cortili rinascimentali e i caffè alla moda. Lubiana è una di quelle rare gemme nascoste in Europa. La capitale della Slovenia ha il fascino, tipico di una piccola metropoli elegante, che combina arte e sapori, design e storia, musei e architettura moderna. Dal Triplice Ponte, che collega la zona storica medievale e quella moderna, si gode una vista davvero emozionante.

Nel 2005 è la volta dei mercatini in Germania. Visitiamo Oberammergau, cittadina con tutte le facciate delle case impreziosite da enormi affreschi, Monaco e i castelli di Ludwig. Il castello di Neuschwanstein è uno dei simboli della Baviera nel mondo. E’ il castello delle favole per eccellenza, fatto costruire dal “re delle favole” Ludwig II di Baviera, il principe pazzo, dal 1869 su progetto dello scenografo Christian Jank.

Nel 2006 a giugno si parte alla volta della Repubblica Ceca. La mitica Praga, Cesky Krumlov e Kutna Hora, soprannominata “la città dalle cento torri”, è nota per la Piazza della Città Vecchia, cuore del nucleo storico, sede di colorati edifici barocchi, chiese gotiche e dell’orologio astronomico medievale, che dà spettacolo allo scoccare di ogni ora. Completato nel 1402, il pedonale Ponte Carlo è fiancheggiato da statue di santi cattolici.

Nello stesso anno a dicembre per i consueti mercatini di Natale partiamo per la Francia, meta l’Alta Savoia. La zona è ricca di affascinanti località, di paesaggi mozzafiato e di un patrimonio naturale di eccezionale bellezza.  Splendida la città di Annecy, soprannominata la Venezia delle Alpi; deliziosa Chambery, città d’arte e di storia con le facciate delle case decorate con la tecnica del trompe-l’oeil, la cattedrale di Saint Francois de Sales, il castello e la celebre fontana degli Elefanti.  Uno strappo in Svizzera ci porta a Ginevra, centro circondato dalle Alpi e dalle montagne del Giura.

A giugno 2007 si ritorna in Germania e si va alla scoperta di Berlino, capitale della Germania unificata, che appare come un intero cantiere sia all’est sia all’ovest. Il Memoriale dell’Olocausto e le parti restanti del muro di Berlino, ricoperte di graffiti, testimoniano la difficile storia della città nel corso del XX secolo, mentre la Porta di Brandeburgo, del XVIII secolo, è diventata il simbolo della sua riunificazione. Ancora Rothenburg od der Tauber, Dresda, la città martoriata dall’ultima guerra e Norimberga, dove si eseguivano le parate di regime. Infine una puntata a Lindau, situata in un’isola sul lago di Costanza e collegata alla terra ferma da due ponti.

A Giugno 2008 si ritorna in Francia con Parigi e il Perigord. Sono giorni pieni e intensi quelli che trascorriamo nella “ville lumiere”, una città bellissima da scoprire in ogni suo angolo: Montmartre con la Basilica du Sacre Coeur, l’arco di Trionfo, Montparnasse, il quartiere latino, Les Jardin Des Tuileries voluti da Caterina De Medici, la Tour Effeil. E ancora il Museo del Louvre dove siamo rimasti incantati davanti alla Gioconda, i famosi magazzini La Fayette e il Pont de L’Almà, tristemente noto per l’incidente che è costato la morte della Principessa Diana d’Inghilterra. Una crociera con cena a bordo del Bateaux Mouches ci permette di ammirare la Parigi notturna. Si prosegue con la visita alla Reggia di Versailles che rappresenta uno dei più bei capolavori dell’arte francese del XVII secolo. Semplice casino di caccia all’epoca di Luigi XIII fu trasformato in splendido palazzo reale dal re Sole che vi trasferì la corte nel 1682. La sala più emozionante è la galleria degli Specchi, che risplende nella luce riflessa dai suoi tanti specchi e nella bellezza dei suoi stucchi e delle pitture di Le Brun. Da sogno sono i suoi giardini, impreziositi da fontane con sculture eleganti, giochi d’acqua, aiuole e canali. Si riparte per il Perigord Nero. Visita a Burges con sosta alla Cattedrale gotica di Saint Etienne, costruzione con una “torre sorda” perché priva di campane, voluta dall’Arcivescovo di Acquitania in contrapposizione al Vescovo di Parigi e alla Cattedrale di Notre Dame. Dopo un pranzo a “cinque stelle” a Salignac – Eyvigues si va nella cittadina medioevale di Sarlat La Caneda e alla città sacra, arroccata su una falesia calcarea, di Rocamadour.

Siamo rimasti così impressionati dal Perigord che ci si ritorna nel giugno del 2009.  Questa zona, dove l’uomo 400.000 mila anni fa ha cominciato a lasciare le proprie impronte di vita quotidiana, è ricca di moltissimi castelli più o meno importanti con ognuno ai suoi piedi borghi di particolare bellezza. Sosta ad Albì, città Natale del pittore Toulouse Lautrec e poi visita ai Castelli di Hautefort, di Castelnaud con il museo delle armi medioevali, e di Beynac. Nella zona troviamo importanti siti paleolitici, tra cui la grotta di Lascaux, definita la “Cappella Sistina” della preistoria paleolitica, ricca di dipinti di oltre 17.000 anni fa e la Roque Saint Christophe dove si possono ancora guardare i segni della vita dell’uomo di Cromagnon. Si prosegue per i giardini di Marquyssac, con sagome realizzate con arbusti di bosso e Perigueud, capitale dell’Equitalia, con la cattedrale ricca di ben cinque cupole. Una breve gita sulla Dordogna con una barca d’epoca, ” la gabarre”, ci porta al Villaggio della Roque de Gageac. Al ritorno visita al viadotto di Millau, ponte veicolare più alto del Mondo e al Pont du Gard, fatto costruire nel 119 a.c. per portare l’acqua a Nimes.

Il giugno 2010 ci porta all’Est. Vienna con il suo centro storico, l’Hofburg, il Ratahus, l’imponente municipio, la cattedrale di Santo Stefano e il castello di Schonbrunn, simbolo della Vienna imperiale. L’Ungheria con Sopron, cittadina con un impianto urbano medievale, il Castello di Fertod, costruito a immagine di quello di Versailles, Gyor e infine Budapest, la più bella città del Danubio e dell’Est europeo in generale. La città è nata nel 1873 dall’unione delle città storiche di Buda e Óbuda, ubicate ad ovest del Danubio, con l’abitato di Pest, situato sulla riva opposta del fiume e anch’esso di antiche origini. Dopo la caduta del regime comunista, la città oggi è viva, esuberante e frenetica. Si entra dal “ponte delle catene” e si continua con l’emozionante visita della vastissima Piazza degli Eroi, il Castello di Vajdahunyad, le terme di Szechenyi, il Belvedere, la Cittadella e l’Isola Margherita, polmone verde della città. Si prosegue con una minicrociera notturna sul Danubio sulla cui ansa si trova la celeberrima cittadella di Visegrad.  Sulla via del rientro Szentendre considerato un borgo di artisti, con vicoli e sfavillanti piazzette ricche di arte e artigianato. Di grande interesse il “mare magiaro”, ovvero il Lago Balaton.

A Ottobre 2010 si va in Francia nell’italianissima Briga, ceduta per riparazioni di guerra, e si visita la Cappella di Notre Dame des Fontaines, conosciuta come la “Cappella Sistina delle Alpi”, che conserva al suo interno perfettamente conservati gli affreschi di Giovanni Canavesio del 1492 che illustrano le diverse tappe del Vangelo.  Nel pomeriggio una breve sosta al borgo medievale di Saint Paul de Vence.

Giugno 2011 ci porta nell’Europa dell’ovest Germania – Francia – Svizzera – Foresta Nera – Lago di Costanza.

Friburgo cittadina medievale, ricca di università è la capitale della Foresta Nera. La famosa Scwarzwald, il cuore verde d’Europa, è una tavolozza di colori tra il verde scuro degli abeti e quello smeraldo dei prati intervallati da coltivazioni agricole. Gutach museo a cielo aperto dove poter ammirare come viveva il contado nel medioevo; Triberg il paese del cucù con le cascate più alte d’Europa. Strasburgo in Alsazia, sede del Consiglio d’Europa, l’abbiamo vista soprattutto attraverso la navigazione di un affluente del Reno che la attraversa. Si prosegue per Ribeauville, la bellissima Riquewihr e infine Colmar con il quartiere “petite venise”. Tappa a Sciaffusa, uno spettacolo mozzafiato alle maestose e imponenti cascate del Reno, a Mainau, penisola conosciuta come il più bel giardino d’Europa e a Zurigo con una crociera sul suo lago, rovinata da un temporale. Berna la capitale della Svizzera, è una graziosa cittadina dall’atmosfera medievale con caffè-teatro in parte ricavati in cantine con le volte a botte.

Nel giugno 2012 andiamo in Normandia e nei Castelli della Loira. Si parte da Tours, città natale di Honoré De Balzac che in molti suoi romanzi evoca la cattedrale di Saint Gatien con le tipiche guglie gemelle. Nel Medio Evo la città era un importante centro religioso per l’incessante pellegrinaggio alla tomba di San Martino La Normandia è molto nota perché vi si trovano i luoghi dello sbarco degli alleati nella seconda guerra mondiale.  Caen, completamente rasa al suolo in occasione del D-Day del 6/6/44, con il museo “memorial” tutto improntato sullo sbarco e il cimitero americano, un mare di oltre novemila croci di marmo bianco, ha due Cattedrali una per gli uomini e l’altra per le donne. A Bayeux troviamo il famoso arazzo del 1077 che ricorda la vittoria dei Normanni sull’Inghilterra. Continuiamo per l’isola di Mont Saint Michel, meraviglia dell’occidente; infine, collegata alla terra ferma solo in particolari ore del giorno, troviamo Saint Malò, l’isola dei corsari.  Un’autentica meraviglia sono i Castelli della Loira tra cui il famoso Castello di Chambord iniziato sotto Francesco I e terminato solo durante il Regno di Re Sole che rappresenta uno dei pochi esempi di stile rinascimentale. Ricordiamo ancora il castello di Villandry con i suoi sfavillanti giardini e il castello ponte che attraversa il fiume Cher e quello di Chenenceau, uno dei più visitati di Francia dopo Versailles conosciuto anche come il “castello delle dame” per la grande influenza femminile nelle sue vicende.

A dicembre dello stesso anno si rifà tappa in Provenza. S’inizia con la capitale Aix en Provence, dove si fa una breve visita ai mercatini di Natale. Si continua con Nimes città di origini romane e Baux, noto per le cave di bauxite, uno dei borghi più belli di Francia, villaggio circondato da un panorama lunare di colore rosso. Ancora Avignone, la città dei Papi, con il suo cupo e mastodontico palazzo e Arles, città ricca di monumenti tra cui l’anfiteatro romano e le Terme di Costantino, dove facciamo una fugace visita al mercato più importante francese dove, nei due chilometri di percorso, si mescolano tutti i profumi del mondo. Si continua per Isle sur la Sourgue, la Venezia della Provenza, con una miriade di canali che la attraversano; Fontaine de Vaucluse, la più imponente sorgente francese, luogo dove soggiornò a lungo il Petrarca che vi compose anche i versi per Laura “chiare fresche dolci acque”; Roussillon piccolo borgo dominato dal colore dell’ocra con giacimenti a cielo aperto e, per finire, Gordes, graziosa e interessante cittadina.

A giugno 2015 siamo in Germania. Monaco è una bellissima e ordinata città che racchiude in se, in maniera eccellente, il passato e il presente. Si passa, senza che si avverta il contrasto, dalle strutture ultramoderne del gigantesco stadio, la spettacolare sede della BMW contraddistinta da quattro campanili a forma di cilindri, la torre panoramica alta 290 metri alla Monaco ottocentesca. La Marienplatz, il salotto buono, Neues Rathaus il municipio e la celebre torre orologio con la danza dei bottai che alle undici si è messa in moto allietando i presenti. L’Odeonplatz, la piazza italiana per le affinità che la legano al nostro Paese, la residenza reale dello Scloss di Nymphenburg, la cattedrale di Monaco con le due torri gemelle. E poi nei due castelli voluti dal principe Ludwing, Neuschwanstein, uno splendore incastonato in mezzo ai boschi dove sono stati ambientati tantissimi film di Walt Disney e il castello di Linderhof, tipico esempio di sfarzo ed eleganza rococò, il cui nome deriva da un possente tiglio, Linde in tedesco, che da secoli si trova nel parco. La Chiesetta Wieskirche, meta di numerosi pellegrinaggi, è decorata in stile rococò e custodisce una statua raffigurante un Cristo flagellato. Procediamo per Augsburg, Fussen cittadina medievale, la minuscola Landsberg e la piccola cittadina bavarese di Oberammergau.

A giugno 2016: Provenza insolita.  Le Gole del Verdon sono una meraviglia della natura, uno strapiombo con viste mozzafiato, dopo 25 km il fiume sfocia nel lago di Santa Croce di un blu smeraldo incredibile. La route de la lavande con l’altopiano di Valensole e le Petit Luberon ci offrono la vista di distesi campi di lavanda e di erbe officinali. Il viola, il giallo e il rosso delle tantissime ciliegie, danno la forma a una tavolozza che sembra ideale per un pittore. Numerosi i piccoli borghi che incontriamo, da Moustiers – St. Marie, abbarbicato a due rocche, Coustellet e il Museo della Lavanda, Ménerbes per visitare il Museo della frutta candita, fino a Lacoste con il castello del Marchese De Sade, oggi di proprietà di Pierre Cardin.  Ci spostiamo a Roussilon una terra color ocra, l’Isle de la Sorgue, Saint Rèmy de Provence, grazioso villaggio dal tipico sapore provenzale, il Castello di Roussan e il Monastero di Saint Paul de Mausole, dove trascorse i suoi ultimi anni Van Gogh e infine sosta a Les Baux villaggio che assomiglia a un presepe e da dove la leggenda vuole sia partito Re Baldassare, uno dei tre magi.

Nella primavera del 2017 si va in Croazia. Le grotte di Postumia le abbiamo visitate in parte a piedi e in parte con uno speciale trenino. Selce, base per le successive escursioni, è una graziosa cittadina balneare. Con un tipico battello “dei pirati” facciamo una piccola escursione lungo la costa. L’isola di Krk, Veglia in italiano, è collegata alla terra ferma da un ponte. Piccole baie, graziose insenature e un ambiente naturale sono quello che ci troviamo davanti. Punat ospita un importante convento francescano. Di Zagabria, capitale della Croazia, purtroppo abbiamo visto solo il caratteristico mercato di Dolac, la Torre di Lotrscak, un centro storico ricco di storia e il palazzo del parlamento. I Laghi di Plitvice sono di una suggestione incredibile. Ci si trova immersi in una natura incontaminata con laghi cristallini, cascate da sogno e colline ricoperte da abeti e piante di alto fusto di un verde acceso che scalda il cuore. E poi ancora Pola, nella regione Istriana, con un’Arena simile a quella di Verona e infine per ultimo Rovigno, caratteristico porto di pescatori, con un centro storico collocato su un promontorio e caratterizzato da case strette una vicino all’altra che conducono al lungomare. Un groviglio di strade lastricate porta alla Cattedrale di Sant’Eufemia, situata su una collina e il cui imponente campanile domina tutta la città.

A giugno 2019 dopo il Friuli si ritorna a Vienna, una delle capitali europee più affascinanti e complete. Le cose da vedere sono infinite, la cattedrale gotica di Santo Stefano con il campanile, Steffl, visibile da quasi ogni punto della città con le sue innumerevoli tegole policrome che rappresentano gli stemmi dell’Austria, di Vienna e degli Asburgo. Il castello di Schoenbrunn, una delle più belle costruzioni barocche d’Europa, ricco di lussuose camere, splendidi arredi e con un salone da ballo maestoso che trasporta con la mente alla magia della principessa Sissi. Dopo importanti edifici ci si ritrova in quel bosco di case popolari progettato a metà degli anni ottanta, chiamato Hundertwasserhaus dal nome del suo architetto, composto da edifici dai colori vivaci e dalle forme fantasiose. A seguire il Prater dove dai suoi 65 metri di altezza abbiamo avuto una spettacolare, vista di tutta la città. Il complesso dell’Hofburg la cui parte più interessante è indubbiamente il Museo dedicato alla straordinaria imperatrice austriaca. Infine la sera visita del centro storico pieno di luci sfavillanti con una sosta golosa al café dell’Hotel Sacher, dove abbiamo gustato l’inimitabile torta.

Sulla via del ritorno a casa fermata a Klagenfurt, capitale della Carinzia.

Guy de Maupassant sosteneva “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”. Anche se solo virtualmente ho voluto portarvi attraverso luoghi bellissimi, ricchi di ricordi che di sicuro ritroviamo nelle fotografie che abbiamo fatto, ma ancora di più nella nostra mente e nel nostro cuore. Località che ci hanno distratto, resi culturalmente più ricchi e perché no anche un po’ cambiati, per cui, giacché come dice Loick Peyron “Il più bel viaggio, è quello che non è stato ancora fatto” ci auguriamo che presto si possa tornare a viaggiare, e quindi vi chiediamo, dove vi piacerebbe andare. Ne terremo conto nelle prossime programmazioni.